Non tutti sanno che ogni tipologia di vino necessita di un diverso tappo che può essere prodotto in svariate forme e con diversi materiali in base all’utilizzo al quale è destinato.
In passato, la produzione di tappi in sughero era nettamente superiore rispetto a quella attuale. Questo calo ha portato infatti, i produttori vinicoli a considerare altre valide alternative per le chiusure ermetiche dei propri vini. Anche perché proprio a causa di questa diminuzione, sono aumentati i costi di produzione dei tappi in sughero.
Certo è, che il tappo in sughero ha un bell’effetto scenico! Di per sè il tappo è un elemento di reale importanza che gli acquirenti valutano durante la fase di acquisto di un vino. Un tappo in sughero può risultare più elegante in confronto ad un tappo in plastica. Ciò non significa, ovviamente, che questi ultimi siano da disprezzare, l’importante è che svolgano correttamente le funzioni di chiusura.
Negli anni, sono state ideate svariate tipologie di tappi, ognuna adatta ad una specifica tipologia di vini. Vediamole nel dettaglio.
Tappi in sughero naturale
Il famosissimo e gettonatissimo tappo in sughero.
Il sughero, oltre ad essere un materiale impermeabile, è anche elastico. Questa sua caratteristica gli consente di aderire in modo preciso ad ogni collo di bottiglia. Così da chiuderla e impedire che il vino al suo interno venga a contatto con agenti esterni.
Tappi sintetici
Il tappo sintetico è nato grazie all’utilizzo di polimeri termoplastici. Nonostante questa tipologia di tappi vede la sua origine all’inizio degli anni Ottanta, è solo nell’ultimo decennio che si è diffuso maggiormente il suo utilizzo.
Questi tappi sono sterili e isolanti e sono particolarmente indicati per tutti quei vini che dovranno essere consumati entro un paio d’anni dalla data di imbottigliamento.
Tappi a corona
Questo tappo ha origine nel XIX secolo e da allora è stato sempre utilizzato dai produttori vinicoli. Generalmente per sigillare bottiglie di spumanti poiché è un tappo molto resistente alla pressione del gas.
Inoltre, è l’alternativa più economica tra tutte le tipologie di tappi attualmente in commercio.
Tappi meccanici
Non molto diffusi poiché l’utilizzo prolungato di questi tappi aumenta l’ossidazione del vino. Anche se alcuni produttori vinicoli scelgono proprio questa tipologia di tappi per le proprie varietà di vini.
Capsule a vite
Altra ottima tipologia di tappi perché grazie al loro utilizzo il vino non verrà assolutamente a contatto con gas o agenti esterni. Queste capsule hanno tre diversi strati: esterno in alluminio, intermedio in stagno e la parte a contatto con il vino, una pellicola in resina sintetica.
Nonostante l’estetica possa risultare poco elegante, la resa è davvero ottimale, sia per il vino ad uso domestico sia per quello professionale.
Tappi in vetro
Il miglior tappo grazie ai suoi numerosi pregi.
Il vetro è un materiale sterile, ecologico e consente un’ermeticità al 100%.
Al contrario del tappo in sughero, quello in vetro mantiene inalterate le caratteristiche organolettiche del vino.
Ecco quindi le diverse tipologie di tappi utilizzati durante l’imbottigliamento dei vini. Secondo voi, qual è la migliore alternativa?