Il vino Primitivo di Manduria è uno dei più apprezzati e bevuti vini rossi della Puglia e dell’Italia.
Il suo successo e la sua fama sono dovuti alle sue caratteristiche uniche. Si tratta di un vino potente, vellutato e fruttato che, nonostante la gradazione a circa quattordici gradi, non è pesante al palato ma si beve facilmente e con piacere.
Il suo segreto sta nella maturazione precoce (da qui anche il suo nome), che avviene da metà agosto in poi.
Ma questa è solo un’anticipazione. Oltre a questo, ci sono altre quattro curiosità che molto probabilmente non sapevi su uno dei vini più famosi del Sud Italia.
Origine delle uve
Anche se non conosciamo precisamente il periodo d’origine preciso, sappiamo con certezza che il Primitivo vanta origini davvero molto antiche. Il vino è probabilmente giunto in Puglia grazie agli Illiri, popolazione balcanica che dedicava molto tempo alla cura delle viti e alla produzione del vino. Successivamente, nel medioevo, i monaci di San Benedetto diffusero quello che oggi conosciamo come vino Primitivo, ma seguendo la loro antica tradizione.
Tipologie di Primitivo
Il vino Primitivo ha ben tre tipologie diverse: Primitivo di Manduria DOC, DOC Riserva e il Dolce Naturale DOGC.
Il primo dei tre elencati va in commercio dal mese di aprile dell’anno successivo alla vendemmia. Il Riserva deve invece aspettare la stessa data ma di due anni dopo. E, infine, il Dolce Naturale deve aspettare il mese di giugno dell’anno successivo per la commercializzazione.
Sia il DOC che il Riserva, per essere considerati originali, devono avere almeno l’85 % delle uve di vitigni Primitivo. Il Dolce Naturale, invece, deve averne il cento per cento.
Da dove viene il nome Primitivo?
Avevamo già accennato a questa curiosità, all’inizio del nostro articolo. Questo è il momento di darvi maggiori dettagli. Grazie alla sua precoce fermentazione, il Primitivo è uno dei primi vini ad essere pronto per la vendemmia già nella parte conclusiva di agosto. Documenti storici raccontano di una vigna della zona di Gioia de Colle arrivava a maturazione prima degli altri e l’uva era nera e dolciastra. Si decise allora di chiamare ‘Primaticcio‘ il vino prodotto da quelle uve. Era lo stesso che poi troverà il suo habitat ideale nel territorio circostante a Manduria.
Differenza tra Primitivo di Gioia del Colle e di Manduria
Il Primitivo è principalmente conosciuto come quello proveniente da Manduria, grazie alla denominazione DOC. Quello di Manduria deve essere coltivato tra la zona di Brindisi e Taranto, nel territorio nord del Salento, in terreni ricchi di calcare. Quello di Gioia del Colle si ottiene da piccoli terreni in collina, nelle Murge, e ha il suo habitat naturale a circa 350 metri sopra il livello del mare, dove il terreno oltre ad essere ricco di calcare è pure argilloso.
Il Primitivo in California?
Alcune fonti attestano che inizialmente il Primitivo si chiamasse ‘Zagarese‘. Secondo altri il Primitivo è riuscito a varcare i confini italiani grazie agli emigrati in terra d’America.
Detto ciò sono in molti a pensare , dopo attente analisi e approfondite discussioni, che il vino Zinfandel della California abbia le stesse origine e la stessa vite del Primitivo, e che fu esportato dall’Italia nell’Ottocento. Analisi di DNA hanno evidenziato molte somiglianze anche con una varietà dalmata, da cui deriverebbe lo stesso vino Primitivo.
Queste sono solo 5 curiosità che si narrano attorno al vino primitivo che è sempre ricco di novità e assume continuamente nuove sfaccettature. Per noi di Otri del Salento è un vero orgoglio territoriale che ha dato vita adue etichette di grande successo: Primo Re e Superbo. Il modo migliore di conoscerle? Assaggiarlo, assaporarne gli aromi e lasciarsi incantare dalla loro dolcezza.