Il vino rosato, considerato una vera e propria eccellenza del Salento, la sua nascita risale a moltissimi anni fa. In quel periodo in cui vi fu la colonizzazione della penisola per mezzo degli antichi coloni greci. Furono proprio loro, infatti a piantare le viti del Nero di Troia, Negramaro e Malvasia Nera. Ancora oggi questi vitigni vengono coltivati e racchiudono dentro di sé un’infinità di sapori autentici che dovete assolutamente scoprire.
La tecnica che viene utilizzata per la produzione del vino rosato è basata sostanzialmente su delle pressature lievi alternate a periodi di macerazione che permettono di dare vita a questa eccellenza.
Il colore del vino rosato
Nel corso del tempo è sorta una discussione inerente alla qualità dei vini rosati pugliesi e in particolar modo alla loro colorazione.
Se andate ad analizzare le nuances dei vini migliori del Salento, noterete subito un mix di sfumature che tendono a cambiare dal rosa salmone fino all’arancio intenso, passando per il rosa corallo.
Alcuni produttori negli ultimi anni hanno iniziato a inserire così i proventi creati dalla vendita dei vini simili a quelli prodotti nella Costa Azzurra, mentre altri ancora preferiscono usare il metodo della vecchia scuola.
Tuttavia, appare piuttosto difficoltoso identificare come dovrebbe essere esattamente il rosato pugliese in quanto la Puglia e in particolar modo il Salento sono in grado di offrire un vasto numero di vini diversi.
Viene anche definito “il vino di una sola notte” in quanto la macerazione delle sue uve si estende dalle dodici alle ventiquattro ore. Un tempo perfetto per permette alla bevanda di esaltare tutti i sentori derivanti dalla frutta matura. L’approccio semplice ma nel complesso praticamente perfetto, riesce a mantenere inalterate nel tempo le caratteristiche del vino presente nel territorio.
Le tipologie del vino rosato
Spesso i vini rosati del Salento sono soliti venire prodotti con delle uve chiamate Negramaro, ovvero un vitigno dal carattere forte e dalla struttura robusta. Al suo interno potrete così sentire una miriade di sentori e il vino ottenuto riesce a trovare il giusto equilibrio tra freschezza e struttura.
Solitamente viti vecchie usate per produrre vini rosati insieme ad altre viti piantate oltre un secolo fa, permettono di ottenere una bevanda alcolica di alta qualità.
Un’altra caratteristica da tenere presente nei rosati pugliesi è costituita oltre dalla salinità marittima e dai frutti di bosco anche dalla loro innata capacità di invecchiare.
Vino rosato “Surprise”
In Salento bere un vino rosato è diventata una vera e propria abitudine. Aziende sorte alla fine degli anni ’80 hanno sfruttato questa ricchezza e tramandato fino ai giorni nostri questa splendida lavorazione delle uve.
Noi di Otri del Salento, ad esempio, abbiamo ottenuto il nostro rosato “Surprise” dalla selezione di viti Malvasia e Negramaro. Siamo riesciti a creare un prodotto originale ma legato alle tradizioni del passato. Il suo colore rosa corallo tendente quasi al rosso presenta un profumo ampio, intenso e floreale. Una volta in bocca acquista invece un sapore equilibrato, morbido e sapido. È perfetto per accompagnare primi, secondi oppure antipasti.
È molto probabile che durante le vostre cene estive in Salento, vi venga consigliato un ottimo vino rosato fresco da accompagnare ai vostri piatti.