Con immenso piacere vogliamo condividere l’intervista fatta al nostro Ivan insieme a voi.
Grazie alla tenacia e alla volontà di guardare oltre ma sempre con i piedi ben saldi alla tradizione della terra, la nostra azienda “Otri del Salento” diventa protagonista di uno dei racconti di VOI.
VOI, rivista nazionale con pubblicazione settimanale, infatti, ha dedicato un articolo al nostro direttore commerciale, Ivan Conte. Lo ha definito un imprenditore poliedrico, pronto a divulgare le sue idee di business in tutto il mondo.
Ma non vogliamo svelarvi nulla. Ecco di seguito l’intervista integrale:
Ivan, da dove parte il tuo percorso formativo, quello che ti ha portato dove sei oggi?
Il mio percorso parte esattamente dalla gavetta: ho lavorato nei ristoranti sin dall’età di 17 anni, nei periodi di pausa dalla scuola. Mentre gli altri si godevano le vacanze io andavo a lavorare. Poi, all’età di 20 anni, grazie al paracadutismo mi sono spostato all’estero dove ho continuato a lavorare nella ristorazione per pagare gli studi della scuola di paracadutismo. Poi, per problemi di salute ho dovuto lasciare questo percorso con sofferenza e sono rientrato in Italia.
Che cosa è accaduto?
Non l’ho vista come una sconfitta bensì come un’opportunità. Ho fatto una stagione estiva lavorando in un camping, mandando CV a destra e sinistra e sono stato assunto presso l’azienda San Carlo S.p.A. a cui devo parte importante della mia formamentis da agente e direttore commerciale. Dopo un po’ di tempo, ho lasciato la strada certa per l’incerta, grazie all’appoggio di mio zio Tonino Manieri, col quale crediamo in un progetto, in qualcosa di nuovo che potesse cambiare gli equilibri del classico modo di comprare e bere bottiglie di vino, creando la Trywine. Ma è solo grazie all’entrata in gioco del terzo socio, Giuseppe Sanasi, che la Trywine prende vita e nasce l’azienda Otri del Salento.
Sei un personaggio poliedrico: quale tra le tue attività e progetti ti ha regalato e ti regala maggiori soddisfazioni?
Ognuna delle mie aziende mi regala passioni ed emozioni, ognuna di esse porta con sé un gruppo a cui io devo tanto. La società Otri del Salento si occupa di vini di grande qualità, con i quali ha vinto medaglie e premi in tutto il mondo esportando la passione, la cultura e il sapore della mia terra. Mundus vini: uno dei 36 migliori vini al mondo. Vinitaly 5 star, Berlin wine medaglia oro, Asia wine trophy più madaglie d’oro, premio eccellenze. Poi Coldiretti Oscar green: come giovane imprenditore su territorio nazionale per innovazione, strategie di sviluppo, esportazione, stile cultura d’impresa e abilità progettuale. La mia azienda agricola Hemplanet si occupa di canapa legale che crea posti di lavoro con uno staff super qualificato e giovane. Le grandi opportunità che crea la canapa sono molteplici non solo per l’azienda ma per la terra stessa perché le piante di canapa (cannabis sativa) sono in grado di assorbire ed estrarre dal terreno molte delle sostanze nocive rilasciate dalle industrie e all’inquinamento ambientale. Oltre ai benefici che porta ai nostri clienti. Il bistrot90 non è altro che la culla dove io ho potuto dare tutto ciò che in questi anni mi ha formato, modellato, strutturato. In poche parole, rappresenta me stesso, sia lo stile che la cucina. È come un figlio in cui io pongo tutto me stesso.
Ci parli del tuo Bistrot? Come e perché è nato, la sua storia, i suoi obiettivi e come avete attraversato questo terribile periodo di lockdown…
Il bistrot nasce per la grande passione del mangiare e bere bene. Siamo italiani, culla e patria della cultura culinaria, ed è su questa base che nasce bistrot90. In primis, nasce perché tutto ruota intorno al cliente. Il mio staff comprende: chef executive Aldo Taurino, la sommelier AIS Valentina Ripa e me che lavoriamo per fornire un fine dining unico ed emozionante, capace di far emozionare il nostro cliente, farlo sentire a casa ma allo stesso tempo farlo viaggiare tramite l’emozione creata dai piatti e dai vini. Gli affiancamenti, così come le materie prime, sono la base di uno studio meticoloso e molto ricercato. Non abbiamo congelatori, lavoriamo materie prime sempre fresche, a km 0 il più possibile, non usiamo prodotti che provengono da allevamenti intesi, perché per me la natura e rispetto di essa sono al primo posto. L’ho voluto creare nel mio paese perché, come tutti i grandi progetti, nascono da dove si ha più emozione, per poi poterlo ricreare nel resto del mondo. Bistrot nasce con cultura, un brand che ha voglia di farsi sentire con impeto ed è per questo che apriremo a Dubai entro Settembre 2021 creando un concept unico al mondo. Non posso dirvi di più su questo perché è un’esclusiva mondiale esattamente come la Trywine di Otri del Salento.
Quali sono le tue passioni e come occupi il tempo libero?
Leggo tanto, amo la finanza e ciò che la circonda, amo leggere libri autobiografici come quelli di Bezos, Musk, Marchionne etc… E soprattutto amo allenarmi. Non passa giorno, nonostante i mille impegni e le lunghe ore di lavoro, che io non mi alleni.