Ogni anno, in questo periodo vi è la rinascita delle viti, che per noi è uno dei momenti più belli ed interessanti del nostro lavoro.
Le terre del Salento non sono rinomate solo per il mare e il sole. Sono protagoniste anche di ottimo cibo e di un’alta qualità di vini. Terra di antica e consolidata tradizione agricola, la Puglia è ricca di vigneti e ulivi che padroneggiano sul territorio.
Rinascita delle viti
Far nascere una vigna non è un lavoro semplice, richiede un’attenta e accurata pianificazione ma soprattutto molta pazienza. Dall’impianto delle barbatelle di vite (ovvero un rametto che viene interrato affinché metta la barba, le radici), al momento della produzione passano anni.
Anche quando la vite raggiunge la sua maturità bisogna riservarle alcune accortezze e tenere conto di diversi fattori.
Il periodo di nascita/rinascita di una vite è la primavera, ed è un po’ come se si risvegliasse dal letargo. Ogni nuovo anno però non è mai uguale al precedente. Un bravo agronomo deve essere in grado di percepire le differenze e seguire le fasi di crescita della pianta, fonte di preziose indicazioni.
La fioritura è il momento decisivo che determina tanto la riproduzione quanto la produzione della pianta stessa ed è profondamente influenzato dalle condizioni climatiche e dal terreno su cui cresce.
La composizione della nostra terra è molto favorevole alla buona riuscita del ciclo produttivo perché è ricca di sali minerali ed ha un clima favorevole alla coltivazione.
La parola chiave per la corretta gestione delle vigne è quindi “responsabilità”. Curare un vigneto è come crescere un figlio: la vite, in quanto pianta perenne, cioè che vive più di due anni, ha una sua memoria. Una scorretta gestione può arrecare danni per lunghissimi periodi, compromettendo quindi le produzioni future.
Il pianto della vite
Durante il ciclo di vita accade un fatto curioso che ha luogo una sola volta all’anno ed è noto con il nome di “pianto della vite”. Questo fenomeno si realizza alla ripresa vegetativa della pianta, più o meno in corrispondenza dell’inizio della primavera. Cosa accade? Durante l’inverno, quando si hanno temperature molto basse, la vite riposa. Cade proprio in una sorta di letargo che si interrompe non appena il clima si fa più mite.
La linfa riprende a scorrere nei rami che in apparenza sembrano secchi e che sono stati precedentemente potati. Dalle potature fuoriescono poi delle gocce di linfa che sembrano lacrime. Quest’ultime sono il segnale di ripresa dell’attività vitale della pianta. In questa fase del ciclo vitale della vigna si ha il maggior assorbimento di acqua e sali minerali da parte delle radici.
Anche per questo effettuare una corretta potatura risulta essere fondamentale in quanto serve a predisporre la pianta alla vegetazione e a favorirne la crescita.
Le gocce di linfa che fuoriescono dai rami potati sono ricche di sostanze quali zuccheri, minerali e acidi che svolgono una funzione di cicatrizzazione del punto in cui viene effettuato il taglio, proteggendo quindi la corteccia.
Una rinascita delle viti che ogni anno abbiamo il piacere di ammirare e che ci ricorda quanto sia meravigliosa la natura!