Raggruppare vini da collezione non è più una faccenda per soli abbienti e può essere tanto un’abitudine quanto una passione da esercitare per tutti noi. Diversamente da quanto si può pensare, non occorrono cantine enormi o tanto denaro, ma la predilezione per il vino. Vediamo nei particolari i suggerimenti, le procedure ed il tragitto da percorrere per cominciare a collezionare e magari anche ad investire su questa bevanda senza tempo.
Vini da collezione: di cosa parliamo?
Cosa si intende per vini da collezione? Sono delle bottiglie che hanno un valore e questo valore cresce negli anni. La loro longevità determina quanto valgono. Non tutti i vini invecchiati ovviamente, migliorano nel tempo. Bisogna usare le giuste tecniche e dei metodi precisi. Coloro che li comprano maturati devono capire dunque che stanno acquistando dei buoni articoli da collezione.
Un vino da collezione deve avere necessariamente molte epoche alle spalle? No naturalmente. Sono reputati tali anche quelli preziosi di cui sono stati fabbricati pochissimi modelli e che sono stati giudicati egregi. Comperateli, non schiudeteli e lasciate che il loro prezzo aumenti nel corso degli anni! Nei momenti di un anniversario o di un avvenimento, oppure quelli che hanno adesivi fabbricati da grandi maestri: Anche quelli introdotti in fiaschi artigianali che hanno fattezze singolari e che esattamente per questa ragione sono dei veri e propri capolavori.
Come si riconosce un ottimo vino?
Un esperto amatore deve essere in grado di riconoscere quando un vino è buono. Ci sono dei principi per poter stabilire se è degno del suo mantenimento o se negli anni ha perso alcune delle sue peculiarità. Uno dei primi coefficienti da tenere presente è il grado. Se si verifica l’esalazione, una ”fetta” di prodotto è andata inevitabilmente sprecata. Altro elemento è la colorazione: nel caso del vino rosso se la tinta è divenuta molto più tersa non è di certo un segnale positivo così come se il bianco è diventato aureo. Si giunge al così designato momento avverso, ovvero l’apertura della bottiglia. Se si percepisce il gusto di aceto si intuisce da subito l’assoluto danneggiamento del prodotto originale. Se invece la sapidità si abborda al dolciastro molto simile al Marsala significa che hanno avuto luogo delle escrescenze ossidative dalle quali è impossibile regredire.
Per quanti anni può stagionare un vino? Escludendo casi eccezionali dove la maturazione arriva dopo i 50 anni (a volte 100 anni), in media un vino è considerato vecchio dopo 10/15 anni.
Ecco i nostri consigli:
- Assicuratevi che il fiasco non sia stato aperto.
- Verificate la condizione dell’etichetta sia avanti che dietro. Perché la bottiglia possa essere stimata è essenziale che gli adesivi siano in condizioni perfette, leggibili nonostante il passare del tempo.
- Chiedete informazioni su come le bottiglie sono state conservate. Non è consigliato spostare le bottiglie da una cantina ad un luogo simile e cambiare la posizione.
Come diventare un collezionista?
Essere sempre aggiornati! Usufruendo di tutti i canali di informazione a disposizione compresi libri e guide. I corsi sono l’ideale per imparare bene il gusto e il valore. L’unione di questi elementi sommata alla volontà di scoprire meglio il vino, vi permetterà di accumulare una fortuna. Tutto ciò, può riservarvi dei regali piacevoli sia a livello economico che personale.